Infiammazione nel Parkinson-Demenza di Guam

 

 

ROBERTO COLONNA

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XV – 05 maggio 2018.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

Il Complesso Parkinsonismo-Demenza (PDC) dell’isola di Guam è una patologia neurodegenerativa caratterizzata da una sintomatologia motoria che ricalca quella della malattia di Parkinson, associata ad una demenza simile a quella della malattia di Alzheimer ad inizio precoce. Per le tipiche alterazioni della proteina associata ai microtubuli tau, è considerata una taupatia (o tauopatia), ossia una malattia appartenente alla famiglia di disturbi neurodegenerativi contraddistinti istopatologicamente dall’anomala deposizione della tau. In proposito, si ricorda che la tau è una fosfoproteina legante i microtubuli, considerata importante per l’assemblaggio e la stabilizzazione delle strutture microtubulari. Nei neuroni ha un ruolo chiave nella costituzione dello scheletro degli assoni, dove è reperita pressoché esclusivamente in condizioni fisiologiche; nelle tauopatie è alterata e redistribuita nel soma e nei dendriti. Le tauopatie neurodegenerative, caratterizzate dall’iperfosforilazione della proteina tau, includono la malattia di Alzheimer (AD), la demenza fronto-temporale con parkinsonismo associata al cromosoma 17 (FTDP-17)[1] e forme sporadiche come la paralisi sopranucleare progressiva, la malattia di Pick e la degenerazione cortico-basale[2].

Uno studio condotto sull’uomo, che ha preso le mosse dal difetto nel complesso PDC di Guam di dati sulla barriera emato-encefalica (BEE), le cui alterazioni sono state documentate nella malattia di Alzheimer, ha riconosciuto processi infiammatori, che forniscono nuovi importanti elementi alla conoscenza patologica di questa grave malattia.

(Majerova P., et al. Cerebrovascular inflammation is associated with tau pathology in Guam parkinsonism dementia. Journal of Neural Transmission - Epub ahead of print - doi: 10.1007/s00702-018-1883-3, Apr 26, 2018).

La provenienza degli autori è la seguente: Institute of Neuroimmunology, Slovac Academy of Sciences, Dubravska Cesta, Bratislava (Repubblica Slovacca); Departments of Anthropology and Biological Sciences, Binghamton University, State University of New York, Binghamton, NY (USA).

Majerova, Garruto e Kovac si sono prefissi di studiare alterazioni e disfunzioni della BEE nel cervello di pazienti affetti da PDC di Guam, e sono giunti a rilevare e dimostrare definiti cambiamenti cerebrovascolari nell’encefalo di persone colpite dal disturbo.

Il lavoro di ricerca è stato sviluppato mediante un’analisi condotta su tessuti cerebrali post-mortem prelevati in necroscopia dall’encefalo di 10 pazienti di CPD di Guam e 6 non affetti da alcuna forma di demenza, fungenti da gruppo di controllo. L’indagine è stata diretta al rilievo di cambiamenti strutturali e/o funzionali della BEE. A questo scopo sono state praticate delle sezioni su campioni della corteccia entorinale, che sono state studiate con tecniche istochimiche; in particolare, con metodi immunoistochimici per il rilievo dei marker delle cellule endoteliali cerebrali, quali claudin-5, occludin e collagen IV, e marker infiammatori, quali VCAM-1, ICAM-1, P-selectin ed E-selectin.

Impiegando la microscopia confocale, è stata analizzata la morfologia ultrastrutturale dei capillari del cervello e sono stati esaminati dei cambiamenti di conformazione ed alterazioni di intensità. I ricercatori hanno trovato, rispetto alle condizioni fisiologiche, una riduzione significativa di proteine delle giunzioni occludenti e una iper-espressione di molecole di adesione che correlava con la presenza di degenerazione neurofibrillare; a questo si aggiunga il riscontro della presenza di cellule CD3-positive nelle aree cerebrali affette dalle lesioni patologiche.

Presi insieme, i risultati della sperimentazione, indicano che le lesioni patologiche nella PDC di Guam sono associate ad alterazioni infiammatorie dei capillari del cervello e possono mediare la trasmigrazione di cellule nel parenchima cerebrale.

 

L’autore della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Roberto Colonna

BM&L-05 maggio 2018

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

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[1] Nel 1994 fu descritta per la prima volta una forma autosomica dominante associata al cromosoma 17; nel 1998 furono riportate le prime mutazioni della tau associate alla FTDP-17, e attualmente più di 30 mutazioni confermate sono state rilevate in oltre 80 famiglie affette.

[2] Note e Notizie 25-09-10 L’acetilazione della tau contribuisce al danno nelle tauopatie.